mercoledì 17 ottobre 2007

N°1: il Rinoceronte

il Rinoceronte:
Tutti i rinoceronti hanno una vista limitata, una struttura massiccia, col corpo allungato e le zampe colonnari, una testa grossa sormontata da uno o due corni. Sono erbivori ma l'alimentazione varia a seconda della specie.
Le due specie africane sono il rinoceronte nero (Diceros bicornis) e il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum). Il primo si differenzia per la struttura più agile, il dorso insellato, le orecchie quasi tonde e, come suggerisce il nome, una colorazione più scura, anche se non propriamente nera. Il rinoceronte nero è inoltre più piccolo: i maschi misurano circa 3,75 m di lunghezza, 1,5- m di altezza alla spalla e pesano 2 tonnellate. Inoltre, il rinoceronte nero ha un labbro dalla forma ad uncino e si nutre delle foglie più basse degli alberi. Il rinoceronte bianco invece, ha il labbro quadrato e si nutre brucando l'erba ed inoltre è più grosso: i maschi misurano 4,2 - 5 metri di lunghezza, 2-2,3 metri di altezza al garrese e 3.6 - 5 tonnellate di peso. In effetti, il rinoceronte bianco è il più grosso mammifero terrestre dopo le due specie di elefanti, tanto che in effetti pare che esso sia stato chiamato così per un'incomprensione, in quanto invece di "white" si volesse chiamarlo "wide", largo, grande. Un'altra fondamentale differenza sta nel temperamento: mentre il rinoceronte bianco è pacifico e tranquillo, quello nero può rivelarsi molto aggressivo ed è famoso per le sue cariche furiose contro le jeep ed altri autoveicoli nella savana, che spesso vengono seriamente danneggiati.

L'Evoluzione
I rinoceronti appartengono al gruppo di perissodattili noti come ceratomorfi (Ceratomorpha). Questo gruppo, nel Terziario inferiore, era estremamente diversificato e comprendeva diverse famiglie di erbivori primitivi, tra cui gli Isectolophidae, i Deperetellidae, i Lophialetidae e gli Helaletidae, che forse diedero origine ai tapiri. Assieme a questi piccoli animali incominciarono a svilupparsi gli antenati dei rinoceronti, come Hyrachyus e Breviodon. Queste forme primitive includevano erbivori poco specializzati della taglia di una pecora, e vengono classificate nella superfamiglia dei Rhinocerotoidea. Da questi animali si svilupparono gli aminodontidi (Amynodontidae), pesanti erbivori simili a ippopotami vissuti principalmente nell'Oligocene (da 35 a 25 milioni di anni fa) e gli iracodontidi (Hyracodontidae), snelli e veloci, dalla corporatura simile a quella di un pony. Un'ulteriore evoluzione degli iracodontidi portò alla comparsa dei più grandi mammiferi terrestri, gli asiatici indricoteri (gen. Indricotherium), lunghi anche otto metri.I veri rinoceronti (Rhinocerotidae) apparvero nell'Eocene medio, con forme ancora piccole e primitive ma che già anticipavano le successive specie di dimensioni maggiori. Tra questi antichi progenitori, da ricordare gli americani Teletaceras e Uintaceras e soprattutto Epiaceratherium, rinvenuto anche in Veneto. Il primo rinoceronte di gran mole è Trigonias, dell'Eocene superiore e dell'Oligocene: ancora sprovvisto di corno, questo animale era già di forme pesanti. Nel corso dell'Oligocene i rinoceronti si diffusero in Asia, Europa, Africa e Nordamerica. In particolare, grande sviluppo ebbe un gruppo di rinoceronti dalle zampe lunghe abituati a vivere nelle praterie: gli acerateri (Aceratheriini), tra cui Aceratherium, Chilotherium e Aphelops, che sopravvissero fino al Pliocene (crca 4 milioni di anni fa). Un altro gruppo, dalle caratterstiche diametralmente opposte, fu quello dei teleocerati (Teleoceratini), come Teleoceras e Brachypotherium, che svilupparono corporatura e modo di vita simile a quello degli ippopotami.
Nel corso del Miocene prosperarono anche altri tipi di rinoceronti dotati di una dentatura adatta alle fibre dure, gli elasmoteri (Elasmotheriinae), come Diceratherium, Menoceras e Sinotherium, dotati di corna ben sviluppate.Nel frattempo si stavano evolvendo anche rinoceronti di tipo moderno: l'asiatico Gaindatherium del Miocene può essere considerato un antenato dell'odierno genere Rhinoceros. Nel Pliocene e Pleistocene grande diffusione ebbe il genere Dicerorhinus, attualmente rappresentato dal solo rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis). I primi esemplari di rinoceronti africani (generi Diceros e Ceratotherium) comparvero nel Pliocene.
I mutamenti climatici di fine Pliocene portarono all'estinzione dei teleocerati e degli acerateri, mentre gli elasmoteri si specializzarono sempre più fino a dar vita, nel Pleistocene medio, all'unicorno gigante (Elasmotherium sibiricum), dotato di un corno alto fino a due metri. Le glaciazioni finirono per far estinguere anche la maggior parte dei rinoceronti di clima caldo di Europa e Asia, ma permisero la comparsa del rinoceronte villoso (Coelodonta antiquitatis), caratteristico dell'Asia e dell'Europa e adattatosi ai climi più rigidi. La fine delle glaciazini fece estinguere anche questo gigante

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